lunedì 10 agosto 2009


ASSALTO ALLA DIRIGENZA

Alcune doverose precisazioni: non alzo la voce, non sono mai stato fuori dai progetti della squadra- come la lucky non è mai stata fuori dai miei, non dubito delle tasche e del tempo dei dirigenti, il fatto è che mi piacerebbe parecchio dire la mia sul presente e sul futuro del gruppo, ma non so se ce li ho io tempo e soldi. Alcuni dubbi sullo Stato Maggiore che si va formando però ce l’ho. Fino ad ora la Lucky si è potuta vantare di essere una realtà rara, diversa e migliore, per certi versi, nel Calcio, proprio perché ha poggiato sull’autofinanziamento: un gruppo di persone vuole giocare a pallone e decide che è possibile farlo al di là di tutto, al di là dei soldi, delle prime e seconde scelte, degli agganci politici e delle pubblicità progresso. Può una dirigenza così ristretta far quadrare i conti e mantenere questo spirito? La domanda non è retorica e la risposta è: una dirigenza che si assume oneri ed onori della gestione –quelli del campo restano a chi gioca a pallone e chi allena- serve. Quando ho saputo quello che stava succedendo sono stato contrario alla formazione di un gruppo che pagasse e che perciò decidesse e favorevole all’autofinanziamento; adesso sono favorevole a tutt’e due. Per tutto questo propongo che si formi un gruppo che, entrando in blocco nella Dirigenza, abbassi notevolmente la quantità di tempo e soldi necessari ad ognuno per gestire quella che, a parte tutto, resta sempre una squadra de pallone. In 4 o 5 adesso mettono 100 o 150 a testa, ho già raccolto due adesioni, a conti fatti se si diventasse una decina ci sarebbero da mettere 30 euro a testa (come ai vecchi tempi), solo che ora ci sono da dividere anche meriti e responsabilità. Che cos’è questo se non autogestione?

Aspetto vostre notizie.

CHI LA AMA MI SEGUA!

1 commento:

Gazza ha detto...

Grande Tazza!!! sei sempre il meglio.... concordo in tutto, è mi candido anche io al rientro ;-)sempre se sono il benvenuto :-)