lunedì 21 aprile 2008

Venticinquesima giornata. Le pagelle

dall'inviato Bonimba


Meloni, voto 6: poco impegnato soprattutto grazie ai suoi difensori che giocano con diligenza, il portiere della squadra di casa svolge un ruolo d'ordinaria amministrazione. Sicuro nelle uscite, non ha colpe sul gol ospite. Guardingo.

Di Ruzza, voto 7-: E' sulla sua corsia che gli ospiti costruiscono le due palle gol della partita: incolpevole sul gol, che arriva su palla inattiva, dopo aver visto Donnini colpire la traversa chiude la porta agli avversari, che non riescono mai a farsi veramente pericolosi. Gioca bene come tutti i suoi compagni di reparto. Concentrato.

D'Ammassa, voto 7: gara di qualità e di quantità. Difende e attacca, chiude agli avversari e apre per i compagni, spazza in difesa e spesso e volentieri tira in porta. Non concede nulla agli ospiti, dà i brividi alla retroguardia del Valmontone anche al 37' della ripresa, quando riesce a tirare in porta colpendo il pallone di testa mentre cade a terra. Onnipresente.

Di Giorgio, voto 7+: dalle sue parti gli avversari non si rendono mai pericolosi. Difende con ordine ed è bravo nel far ripartire la squadra. Corre avanti e indietro per tutto il tempo e macina tanto gioco quanti i chilometri che percorre. Sbaglia sui cross, ma quando si proietta in avanti sono guai: è lui al 19' della ripresa a guadagnare la punizione da cui nasce il gol del pareggio. Gigante.

Consoli, voto 5: Lo schierano dal primo minuto ma lui non sembra accorgersene, e per tutto il primo tempo praticamente non si vede. Con Di Ruzza a coprire spetterebbe a lui cercare di scorrazzare sulla destra, ma è talmente poco reattivo da indurre D'Ammassa ad abbandonare un paio di volte il suo ruolo per spingere sulla fascia. Si fa notare solo per un cross in area al 25' del primo tempo. Opaco.

Capri, voto 7½: All'inizio sbaglia appoggi semplici semplici e perde palloni, pochi per la verità, poi cresce e disegna una linea gotica a centrocampo che gli avversari non riescono a sfondare. Lotta, recupera palloni e non consente agli ospiti di ripartire e rilancia i compagni. A centro campo nessuno come lui. Diga.

Moretti, voto 6: Nel primo tempo ha il merito di essere sempre in zona tiro. La maggior parte delle conclusioni della Lucky sono le sue, anche se mai insidiose. Macina gioco a centrocampo e distribuisce palloni a destra e a sinistra, ma non riesce ad incidere. Disciplinato.

Cinque, voto 6½: è in ottima condizione e si vede. Corre, scatta, riparte, batte i corner, tira, è l'ossessione degli avversari, costretti sempre al raddoppio di marcatura. Ogni volta che ha la palla tra i piedi parte in velocità dando vivacità alla manovra offensiva e guadagnando punizioni preziose al centro del campo, specie nella ripresa. In alcune occasioni perde palloni perché cincischia troppo e ritarda il passaggio ai compagni, ma ha un buon passo e lavora palle interessanti per i suoi che però non capitalizzano. Smanioso.

Bruno, voto 5: Per avere sulle spalle la maglia che una volta era propria dei centravanti, commette errori imperdonabili e su di lui alla fine grava il peso di grandi responsabilità. Fermato prima dall'arbitro che segnala una posizione di fuorigioco alquanto dubbia, al 34' del primo tempo ha sui piedi la palla dell'1-0. Un rimpallo lo favorisce ma lui, solo davanti al portiere, spara nel bosco; poi sul finire di tempo gli confezionano un assist delizioso in 'area ma lui invece di incornare tenta una rovesciata ciccando clamorosamente il pallone. Decisamente non è giornata. Sciupone.

Limiti, voto 7+: Prima del fischio d'inizio tiene a precisare che la squadra si permette il lusso di una “panchina miliardaria”, e lui, quando viene chiamato a svestire la tuta, dimostra subito quello che vale. Entra nella ripresa e pennella una traiettoria al bacio per il pareggio dei gialloblu, dopo pochi minuti impegna il portiere avversario con un tiro insidioso dalla sinistra, e nel recupero ha sui piedi la palla del KO, che però spreca sparandola addosso al portiere. Nel bene e nel male con lui cambia la partita. Prezioso.

Mancinelli, voto 6: Simoni gli regala l'ultima mezz'ora di gioco e lui si limita a fare il suo dovere. Impreciso in fase d'appoggio, non si lascia mai scappare l'uomo. Si muove molto senza palla e si sovrappone. Utile.

Claudio Simoni, voto 7: Il lavoro del mister si vede eccome. Il tecnico in tenuta da Miralago schiera una formazione attenta e disciplinata, che gioca con concentrazione e voglia di fare. La difesa è impenetrabile tanto che per superarla c'è bisogno di un calcio di punizione, e il centrocampo col passare dei minuti diventa di proprietà della Lucky Junior. Abile nell'indovinare i cambi, l'innesto di Limiti nella ripresa dà i suoi frutti. Peccato solo che la sua squadra non porti a casa i 3 punti: mai come in questa occasione sarebbero stati meritati. Maestro.

Tazza, voto 6: dopo un'assenza prolungata si riaffaccia sul mondo del calcio giocato. Lui, che non figura neanche tra la lista dei convocati, sia pure con un tempo di ritardo si autospedisce in tribuna. Di questi tempi anche vederlo solo sugli spalti è una notizia. Redivivo.

Di Vanna, voto 7: Dopo la sua parentesi spagnola, eccolo nuovamente a vestire i panni, o meglio, la maglia, della sua squadra. Non entra mai nella partita perchè il mister gli riserva la panca per tutta la gara, ma lui si fa notare lo stesso sia come fotoreporter sia, soprattutto, per la sua maglietta senza numero. Innumerabile.

Fortini, voto 7: Ha voglia di tornare in campo e si vede. O meglio, lo vede solo il pubblico a fine partita: mentre tutti quanti sono sotto la doccia, lui resta sul terreno di gioco con Buono e i due raccattapalle, e con un volo da grande portiere toglie dal sette un pallone che sembrava già dentro. Portinaio.


1 commento:

dinamobadia ha detto...

grazie bonimba...il primo sette della mia carriera calcistica, e senza giocare!