sabato 22 novembre 2008

Sesta giornata. Le pagelle

Adriano Buono, voto 6½: sulle uscite non regala certo momenti di tranquillità ai compagni di reparto, ma tra i pali è insormontabile. Per nulla impegnato nella prima frazione, nella ripresa vola a neutralizzare un tiro di Lo Freddi con un gran tuffo sulla sinistra, poi chiude bene su Mancuso al 28’, e infine evita il raddoppio dei padroni di casa sul finire di partita. Presente e reattivo, viene battuto solo dagli undici metri. Avesse ricompiuto la prodezza di domenica scorsa oggi sarebbe molto più che Buono. Portiere volante.

Capri, voto 5½: da lui ci si attenderebbe un muro a centrocampo, ma oggi sembrava di essere a Berlino il 9 novembre 1989. Gli avversari avanzano, costruiscono gioco, smistano palloni e lui lì che non riesce a contenerli. Quando si impossessa della palla non imposta, anche perché la squadra per lunghi tratti non ha nessuno al di là della linea di metà campo, quindi deve sempre alleggerire all’indietro. Il terreno, poi, non lo aiuta. Sottotono.

Cinque, voto 5½: con lui la squadra dovrebbe acquistare in vivacità, ma sovente si avventura in giocate personali che non producono nulla di buono. Sotto di un gol effettua giocate leziose che più che esaltare le sue doti fanno innervosire compagni e presenti, ma quando gioca in velocità è imprendibile e quando scodella palloni ai suoi li manda al tiro, vedi Buono nel finale di gara. Scostante.

Giovanni Buono, voto 7: corre, crossa, rientra, riparte, ruba palla e tira in porta. Il centrocampista della Lucky impressiona per l’apporto che riesce a dare alla squadra, in qualunque momento e da qualsiasi posizione. Si muove molto senza palla e si inserisce negli spazi, finalizzando azioni ben costruite con le conclusioni più insidiose della Lucky Junior: gli manca solo il gol, che Calabrò gli nega con una grande prodezza. Un vero peccato. Factotum.

D’Ammassa, voto 7: ottimo in chiusura, lì dietro è garanzia di sicurezza. Agli attaccanti avversari non concede nulla, vero è che questi devono ricorrere a cross dalla destra di Cantarelli e Costanzo, e tiri da fuori dello stesso numero 2 bianco-rosso. Nel secondo tempo l’arbitro gli fischia un fallo da rigore, che dagli spalti non si vede. Sarà…

Vigorita, voto 7: anche lui non regala nulla, e anzi chiude tutti gli spazi possibili. Giganteggia negli anticipi, sempre puntuali e puliti. Ruba sempre il tempo agli avversari, che dalle sue parti non vedono mai la palla Mai spigoloso, si fa anche vedere in zona tiro, dove però le sue punizioni non sortiscono nulla, e all’occorrenza sa anche spazzar via senza fare troppi complimenti. Vigoroso.

Di Vanna, voto 6: per essere uno che deve ancora riprendere confidenza con il campo e con i novanta minuti, fa la sua parte. Sulla sinistra scatta, si sovrappone, rientra. Utile in fase di copertura, in un paio di occasioni si inserisce anche in area, come al 39' del primo tempo, quando Buono gli confeziona un assist che però è un pò troppo lungo. Gioca senza strafare, ma comunque si muove bene. Ritrovato.

L’arbitro dell’incontro, voto 4: annulla un gol che sembrava essere regolare, concede un rigore che sembrava non esserci, e non fischia un fallo in area biancorossa che viceversa sembra anche piuttosto evidente. Non contento, segnala con ritardo siderale dei fuorigioco vistosi per tutti meno che per lui. Insomma, non riesce a leggere la gara facendo innervosire tutti, in campo e fuori. Visibilmente non all’altezza, dà l’impressione di non sapere come comportarsi. E infatti la direzione di gara è quella che è. Irritante.

Nessun commento: