martedì 12 febbraio 2008

Sedicesima giornata. Il punto di Bonimba

Nello sport una sconfitta ci può stare, ma non se la disfatta assume le proporzioni di quella subita dalla Lucky Junior no. Poiché se perdere fa parte del gioco, di gioco i gialloblu non ne producono affatto. Il risultato finale, un pesante quanto umiliate 6-2 casalingo, non sorprende: padroni di casa arrendevoli e mai in partita, mai pericolosi e senza idee, soprattutto a centrocampo. Il vantaggio ad inizio gara non è che un’illusione, perché subito dopo il gol la Lucky Junior smette di giocare facendo così apparire il colpo di testa vincente di De Luca un evento fortuito e occasionale. Gli avversari, padroni assoluti e incontrastati del centrocampo, iniziano a macinare gioco tra la staticità degli uomini di Simoni, che nel resto della prima frazione sono in grado di presentarsi dalle parti di Senz’acqua con tre deboli conclusioni da fuori. Poco, troppo poco per chi dovrebbe quantomeno cercare di lasciarsi alla spalle una crisi di gioco e di risultati come quella che attanaglia la Lucky Junior. Gialloblu assenti, per nulla incisivi e svogliati, come al 19’, quando Bellucci non alza la gamba sinistra per toccare un pallone ben crossato in area da Mancini. In mezzo al campo solo Moretti cerca di costruire un qualcosa degno di essere definito azione, mentre Giorgi nemmeno si nota. Lombardi è isolato e ricorda di essere presente solo per l’ammonizione che si prende al 29’. Solo sulla fascia destra la squadra di casa riesce a costruire quel poco di interessante prodotto in novanta minuti di quasi nulla: nulla, sì, perché se è vero che gli innesti di Mancinelli e Cinque nella ripresa vivacizzano una squadra forse mai scesa in campo, le poche occasioni create vengono sprecate malamente. Solo al 41’ del secondo tempo si annota una palla gol costruita per vie centrali: un dato che spiega più del dovuto il 6-2 finale, e che dovrebbe indurre tutti quanti, allenatore e giocatori, a riflettere. Ma ciò che salta agli occhi, al di là dei limiti in fase di impostazione e delle amnesie difensive, è la mancanza di grinta e convinzione. La squadra, prima ancora che con le gambe, è assente con la testa. Il 2-1 al 45’ del primo tempo piega un gruppo che, invece di ritrovarsi, si demoralizza e si abbandona alla mercè di un avversario comunque più forte. Peccato, perché questa squadra le potenzialità le avrebbe. In una gara dove risulta difficile trovare qualcuno degno di essere salvato o assolto, le prestazioni di Capri, Biancotti e i due subentrati Cinque e Silvetti lasciano intravedere qualcosa di buono che gli uomini di Simoni non sanno scorgere. Paradossalmente nella seconda frazione di gioco i gialloblu si muovono meglio, anzi, diciamola tutta: cominciano a giochicchiare. Ma subiscono 3 gol in 16 minuti (al 6’, al 16’ e al 22’), in media uno ogni 5 minuti. Numeri solo in parte giustificabili dall’assenza di ben 5 titolari, statistiche rese meno amare da un rigore tanto dubbio quanto generoso che consente a Lombardi di poter fare qualcosa di buono. Il gol segnato non riscatta il giocatore dall’ennesima prova macchiata dalla solita entrata scomposta: espulsione (per somma di ammonizioni) e Lucky Junior che finisce con un uomo in meno. Ma forse, verrebbe da pensare, non è solo il numero 11 ad essere assente: con una sconfitta come quella rimediata domenica, appare difficile pensare altro. Perché perdere ci può stare, ma non così.

3 commenti:

dinamobadia ha detto...

....se lo sapevo mica te mandavo l'invito!

Emanuele Bonini ha detto...

Caro Bessemer 451 o Dinamobadia, innanzitutto grazie per la generosa generosità coin la quale mi hai permesso di apporre la mia firma su queste pagine. Mi sento in dovere di rispondere al tuo commento: mi è stato proposto di fare il cronista d'assalto (nel senso che mi scaglio contro di voi), e dopo la partita di domenica c'è chi ha chiesto di non andare per il sottile. Ora: ritengo che la libertà d'opinione debba esserci, e la mia di opinione è quella che vedi sulle pagine da me scritte; non ho bisogno di consigli di nessuno per evitare di dispensare buone parole nei confronti della squadra, ma prova a metterti nei miei panni: con una sconfitta per 0-1 si può sempre sostenere la tesi che la squadra abbia giocato bene ma sia stata sfortunata, ma con un 2-6 cosa vuoi che scrivo? Ribadisco quanto detto in altra sede: la squadra secondo me ha perso con la testa prima ancora che con l gambe. Questo vuol dire che per me le opportunità per fare bene ci sono. Dipende da voi.

dinamobadia ha detto...

ma come te lo potevo negare l'invito... qui l'unica censura è quella dell'O.C.I.C manovrata dal presidente. Mi allegro molto di vedere sul nostro blog qualcosa che non sia la foto di copertina di Rocco a Praga...

però devi abituarti in fretta all'insulto libero...che qui è costume.