lunedì 20 ottobre 2008

Prima giornata. Le pagelle

di Bonimba

De Luca, voto 8:
nonostante gli manchino i centimetri, su quella corsia giganteggia. Ferma sul nascere ogni tentativo di incursione e progressione degli avversari, che per passare devono ricorrere ai traversoni su punizione o aspettare di giocare in velocità a un quarto d'ora dalla fine. Lotta, ferma in fallo laterale, rinvia, rilancia, copre, chiude. Che altro chiedergli? Sicurezza.

Buono, voto 7: una prestazione che rispecchia a pieno il cognome che porta. La sua falcata è degna del miglior centometrista e la sua corsa una delle armi in più della squadra, oltre ad essere una delle notizie migliori della giornata. Una spina nel fianco per gli avversari che sulla destra, ogni volta che parte in progressione, sono costretti sempre al raddoppio. Riparte, fa salire i compagni, smista palloni a centrocampo, si incunea nella difesa avversaria e crea sempre una certa apprensione agli ospiti, che a fine tempo lo fermano in modo sospetto in area. L'arbitro lascia correre, e lui ricomincia. Forrest Gump.

Pulvino, voto 5+: si perde nel pulviscolo che palla e giocatori sollevano nel loro correre sulla terra. Lento e imballato, è poco nel vivo del gioco e dai suoi piedi non nascono mai palloni insidiosi. Quando al 21' del primo tempo gli lasciano calciare una punizione dal limite dell'area, il suo tiro si perde in fallo laterale dalla parte opposta, lasciando tutti a chiedersi cosa volesse fare. Si vede che Simoni si aspetta molto da lui, vero è che lo schiera dal primo minuto, ma si vede anche che non è in condizione. Condizionato.

Capri, voto 8: anima e cuore della squadra, sfodera una prestazione di qualità e soprattutto di quantità. Impossibile contare i palloni recuperati a centrocampo, difficile dire quanti ne smista ai compagni, ma tutto passa per i suoi piedi. Finché ne ha non lascia passare nulla, imposta per i compagni e permette alla squadra di ricominciare; mette in movimento Cinque e apre sulla destra per le incursioni di Buono, e all'occorrenza tenta anche la via del gol come al 22' del primo tempo, quando calcia in corsa un pallone allontanato dalla difesa ospite. Esce sfinito a 10' dal termine: peccato non ci sia un pubblico a tributargli la meritata standing ovation. Più che condor, leone.

Di Giorgio, voto 5: sulla sinistra la Fortitudo ha ampia libertà di movimento e di costruzione di gioco, e la sua presenza non basta a contenere una manovra avversaria resa fortunatamente sterile grazie al lavoro di contenimento e copertura di Biancotti. Si nota poco, tanto che Simoni nella ripresa lo lascia negli spogliatoi. Impalpabile.

D'Ammassa, voto 7½: dirige le operazioni difensive con calma e sicurezza, e quando serve ricorre all'esperienza che davvero non gli manca. Preciso nello stacco di testa, tempestivo nell'anticipo e nel recupero, è praticamente insormontabile, tanto che per trovare la via della rete la Fortitudo è costretta ad affidarsi alla buona sorte (in occasione dello 0-1) e a costruire due belle giocate. Baluardo.

Tranquilli, voto 6½: la prestazione, fortunatamente, si discosta dal suo cognome. Gioca solo un tempo, il secondo, ma la differenza si nota eccome: parte in sordina, ma una volta spezzato il fiato si sgancia sistematicamente e la Lucky torna a spingere sulla fascia destra. Porta avanti il pallone, che smista al limite dell'area per Cinque o che porta sul fondo per poi crossarlo in area, come al 20'quando il suo traversone basso non trova nessuno a ribadire in rete. Al 91' impreziosisce la sua prestazione confezionando un assist intelligente per il gol della bandiera. Maiuscolo.

Berrettoni, voto 6+: gioca l'ultimo quarto d'ora di gara ma non si risparmia. Lotta a centrocampo e si butta su ogni pallone che gli capita a tiro, va incontro all'avversario e non tira mai indietro il piede quando c'è da contrastare. Positivo.

Vigorita, voto 7-: esordio con gol, che non regala punti ma limita la misura del passivo e premia gli sforzi di una squadra che gioca fino all'ultimo. Concentrato, attento, ha nelle gambe le energie sufficienti per tutti i novanta minuti, durante i quali fa sentire la sua presenza sia dietro che davanti. Presente.

Cinque, voto 6½: nel primo tempo praticamente fa reparto a sé: là davanti è isolato e finisce inevitabilmente per subire la marcatura stretta dei difensori avversari, sempre pronti al raddoppio. Fa tanto movimento, distribuisce palloni ai compagni, dialoga con Buono sulla destra e tenta il guizzo che potrebbe aprirgli la via del gol. Con i suoi scatti guadagna punizioni da posizioni interessanti proiettando la Lucky in avanti e permettendo ai compagni di riprendere fiato. Folletto.

Tazza, voto 4 e 8: si presenta su gli spalti sfoggiando una T-shirt del Subbuteo, quasi a voler ricordare i suoi trascorsi nelle serie del calcio che non conta o la sua predisposizione allo sport in questione; non contento tira fuori una rosetta imbottita e un Peroncino neanche fosse un muratore marocchino abusivo. Da quando non figura più nella rosa della Lucky ha perso anche la presentabilità, ma pur non essendo della Lucky dimostra comunque di averla ancora nel cuore, e questo gli vale l'8. Fedelissimo.

Mancinelli, voto 3: noie muscolari non gli consentono neanche di essere riserva. Rimasto a casa in quanto non convocato e non convocabile, non ha nemmeno il buon gusto di presentarsi sugli spalti a guardare l'incontro e sostenere i compagni cui non può dare man forte né in campo né in panchina. In parole povere, vergognosamente assente. Inqualificabile.

1 commento:

dinamobadia ha detto...

fuori gli abbbruzzesi dalla lucky.