venerdì 27 marzo 2009

Da dietro le sbarre


Ok, 2 parole, 2. Ho letto oggi il post sul blog e mi sono preso qualche ora per pensare se rispondere e soprattutto cosa. Ancora adesso che scrivo non so bene dove mi porterà questo post, ma sicuramente non voglio rimanere in silenzio. Cominciamo con i “non è vero”. Non è vero che fra me e Raoul ci siano stati degli screzi, o almeno a me non sono arrivati. Non è neanche vero che ho degli screzi con Mancinelli, verso Mancinelli che continuo a considerare un amico ho delle colpe che ho intenzione di sanare con la mia faccia e il mio portafoglio. Passo quindi alle colpe, le mie, dalle quali, nonostante i miei mille difetti non sono mai fuggito: quest'anno non sono riuscito a dedicare il tempo e soprattutto la testa dovuti alla Lucky (come non sono riuscito a farlo con le persone a cui tengo) e nessuno se ne rammarica più di me visto che la Lucky non solo rappresenta 7 anni della mia vita ma anche buona parte delle mie migliori amicizie e gran parte di sogni condivisi. Tante crisi abbiamo dovuto superare e mai a nessuno è stato chiesto da parte mia di dare più di quello che riusciva. Non è stata chiesta più bravura a chi non ce l'aveva né più tempo a chi era impegnato né più soldi a chi non poteva darne. In 7 anni, dicevo, abbiamo affrontato e superato crisi di cui molti neanche sanno. Sacrifici tanti, delusioni molte, eppure ne valeva la pena perché c'era un posto dove non si era mai soli. Ebbene, nel mio cuore quel posto ancora c'è, ma mai mi sono sentito solo come in questo momento. Non quando mi sono trovato senza lavorare a dover coprire i “buffi” lasciati nella Lucky da alcuni che oggi attaccano, centinaia di euro rimborsati a chi di dovere facendo lavori estivi. Non quando i risultati non venivano e neanche i giocatori ad allenarsi. E nemmeno quando mi sono distrutto il ginocchio e ho dovuto di fatto smettere di giocare. Mai, mai mi sono sentito in difetto. Sei anni in credito. Nonostante le difficoltà, nonostante i difetti. Sei anni spesi giorno dopo giorno per la Lucky (e chi mi ha vissuto affianco lo sa), per quello che io vivo e voglio continuare a vivere come un gruppo di amici. Quest'anno sì, mi sento in difetto, ma ancora più mi sento solo, sento che i sacrifici di sei anni di vita mi hanno portato a dover leggere questo post. Sento che tutte le volte che ho messo la faccia per un gruppo che poi non ha mantenuto le promesse non è poi servito a molto se poi, quando io non mantengo, il gruppo mi lascia da solo. Ma nessuno è obbligato a coprire le colpe degli altri, non ero obbligato io “ieri” quando mi sono fatto carico di colpe non mie, non è certo obbligato il gruppo “oggi” a farsi carico delle mie mancanze. A pensarci bene, per fortuna nella Lucky, nessuno è “obbligato” a fare niente. Chi rimane, rimane perché vuole, chi vuole capire, capisce perché vuole, chi vuole ricominciare, ricomincia perché vuole. Forse, è come nell'amicizia, quando non si scarica un amico che rimane in difficoltà, quando si cerca, in tutti i modi di rimanere affianco alle persone a cui vogliamo bene e se ne prova a uscire insieme. Non chiedo la carità a nessuno, neanche questo, mi appartiene. Chi rimarrà per rinascere, rimarrà perché lo vuole, io non mollo, perché devo tanto alla Lucky, perché l'unico modo per espiare le proprie colpe è con i fatti e non con le chiacchiere... ognuno guardi le sue colpe in 7 anni di Lucky e, se vuole, rimanga con me per uscire dall'ennesima crisi. Per tutti quelli che non hanno colpe, non preoccupatevi, nella Lucky ci sarà la possibilità di sbagliare ancora per 20 anni... forse farà in tempo persino Roby a fare gol...
Marco

3 commenti:

the man whit the bag ha detto...

Grande Marco! Stupenda risposta, veramente da grande... Forza PRESIDENTE!!!

Roberto

Pepaldo ha detto...

ecco forse altri 20 de lucky e un golletto ce lo fai bellu'...e io con altri 20 anni prometto un mese di allenamento filato e una presenza dal primo minuto (me sto a allarga..)..

Pepaldo ha detto...

Preside' hai scritto la stessa lettera che Gaucci scrisse da Santo Domingo prima dell'indulto..