venerdì 27 marzo 2009

minima apologia per un peccato capitale


Se il buon Bonimba ha scritto ciò che avete letto è perché, come ricorda il Presidente, siamo un gruppo di amici e fortunatamente non abbiamo paura di dirci la verità. Detto questo, se pure il contenuto del suo post è veridico, resta il fatto che qui, scimmiottando il registro delle peggiori colonne sportive, si gioca a toccare toni che non ci appartengono.
Sono sicuro che né Vincenzo né Raoul abbiano problemi personali con la dirigenza. Non sono affari miei e non me ne occuperò. Per quanto riguarda le mie dichiarazioni invece sono convinto di dover dare qualche spiegazione.
La mia decisione di smettere di giocare con la Lucky non ha nulla a che vedere con l'andamento del campionato, con le panchine che mi sono meritato durante l'anno e in un certo senso neppure con le presunte mancanze della società. Se qualcuno mi conosce sa perfettamente quanto tenga alla nostra squadra. Non lascerei mai che un qualsiasi elemento estraneo alla mia personale volontà mi influenzi in una scelta tanto drastica come quella di abbandonare la Lucky. Scegliendo di smettere decido in base alla mia coscienza, non in virtù del comportamento del Presidente, di magliette da indossare fradice alla domenica o del poco spazio in campo.
Fino ad oggi mi ha spinto il fascino di incontrare persone speciali; la magia di scoprire come lo sport possa tenere insieme ed unire persone molto diverse; sentirmi apprezzato (chiaramente non come calciatore). Quest'anno i miei momenti migliori sono stati bestemmiare contro una caldaia che non si voleva accendere insieme a Fabione e il dopo allenamento con Nicola, Simone, Cristiano e Fabio. E' stato bello anche vedere in Paolo la speranza di un ciclo che si rinnova (un ciclo di rinnovate batoste, chiaro). Soprattutto mi ha riempito di orgoglio vedere persone che potrebbero trovare posto in qualsiasi squadra più dignitosa rimanere fedeli ai nostri colori. Presuntuosamente mi dico che se Giovanni (piuttosto che Matteo, Davide o chiunque tra i calciatori), non ha ancora preso il largo è anche merito di quelli come me, che magri giocano meno ma sanno stare in compagnia. Ancora, scoprire l'attaccamento di Bellucci mi ha commosso, davvero.
Purtroppo, tutto questo, per me, non è più sufficiente. Non che abbia pretese di trionfi e serti di alloro, il punto non è questo. Quando ho detto che il problema principale della nostra squadra è la latitanza della Società non ho svelato nessun segreto. Lo ribadirei mille volte.
Vincere non è in questione, non abbiamo mai vinto un cazzo, ci piacerebbe toglierci qualche soddisfazione, ma non siamo li ad allenarci per i sogni di gloria. Molti non lo sanno, eppure anni addietro qualcuno voleva comprare la società e pagare un titolo di seconda categoria. Chiaramente avrebbe tenuto solo 4 o 5 giocatori della rosa, così ci siamo seduti ad un tavolo, ci siamo guardati in faccia e abbiamo votato: 18 voti su 19 furono contrari alla proposta. Non avevamo bisogno di meriti non nostri, avevamo bisogno di stare insieme. Oggi è come allora. Sono cambiati i giocatori (quasi tutti), ma la sostanza è la stessa, è la Lucky. La differenza sta nell'attaccamento, nella costanza negli allenamenti, nella puntualità. Tutte cose che non esito ad imputare all'assoluta assenza di organizzazione, non ai singoli. Sono sicuro che tutti quelli che fanno tanta panchina preferirebbero non scendere in campo, piuttosto che essere utilizzati come scelta obbligata per carenza d'organico, perchè tutti vorremmo fare la nostra parte sicuri della fiducia di compagni e allenatori. Noto però che la partecipazione scema ogni volta che vengono mandate in campo persone che non si allenano da settimane, che i palloni mancano agli allenamenti, o che non si riesce a fare una benedetta lavatrice per ripulire le mute da gioco prima di un incontro. Chi si allena poco non è incentivato a farlo; chi si allena e si vede costantemente scavalcato (non è il mio caso, io le mie possibilità le ho avute), perde di motivazione; chi si sacrifica per venire puntualmente ogni martedì e giovedì si incazza perché non trova i palloni, non trova i compagni per fare un allenamento decente ecc...
Con queste condizioni è normale che si fatichi ad arrivare a fine campionato.
Detto questo non ho intenzione di gettare la croce sulle spalle di Marco, che se ha peccato è stato solo di onestà. Avrebbe potuto dire che non ci arrivava più, che per quest'anno aveva bisogno di un cambio alla dirigenza. Magari ci saremmo organizzati diversamente, magari no. Sinceramente non credo che avremmo trovato una soluzione migliore, ed è esattamente per questo che decido di mollare. Passare un'altra stagione ad incazzarmi non ci sto. Faccio fatica a seguire gli allenamenti, e giocare la domenica all'ora di pranzo mi costa. Se faccio qualcosa, se mi impegno in qualche cosa, pretendo di farlo in un contesto decentemente serio. Alla Lucky ormai il disorientamento è totale e l'unica cosa giusta da fare sarebbe quella di rimboccarsi le maniche e prendersi carico di tutte quelle faccende a cui Marco non può fare fronte. Dovrei farlo io per primo. Io che probabilmente mi lagno più degli altri. Non lo faccio, non lo farò. Per questo, da ora smetterò di parlare della gestione della squadra, penserò ad allenarmi e a godermi i miei ultimi scampoli di Lucky.
Un'altra annata come questa mi guasterebbe il sangue, di aiutare il Presidente non ho intenzione, per cui, per non scivolare nell'ipocrisia e nell'accidia, fra sei settimane smetterò di giocare (ginocchio permettendo).
Abbandono il gioco, non gli amici.


P.S.

Delle questione economica e dei buffi non voglio nemmeno parlarne. Devo alla squadra (non alla società), l'importo del mese di marzo e nient'altro. Per il resto credo di dovere a Fabione un grande grazie.

4 commenti:

Pepaldo ha detto...

a di va' io dico un lauriato in lettere che scrive "un altra" "un avventura" "un amaca"...ma usamoli sti apostrofi..

dinamobadia ha detto...

no
io so assolutamente contrario

mancano anche gli accenti (quasi tutti)

dinamobadia ha detto...

errata corrige....

se può prenotà un appartamento luminoso a budapest???

per 'ste estate naturalemente...

Lucky Strike ha detto...

Certo Diva', basta che a budapest le magliette te le lavi dasolo...