mercoledì 18 febbraio 2009

Scandalo per una battuta sui desaparecidos argentini.

Berlusconi: escándalo por un chiste sobre los desaparecidos argentinos
Se burló de los vuelos de la muerte y del destino de los secuestrados.
Por: Julio Algañaraz
Fuente: ROMA. CORRESPONSAL


Parece inaudito y no es imposible que, como hace siempre, Silvio Berlusconi niegue haber dicho lo que dijo. Pero esta vez se pasó de la raya con un chiste que ofende la memoria de los desaparecidos y "alivia" la mano de sus asesinos. En Cagliari, la capital de Cerdeña, dedicó una parte de su discurso en un mitin de la campaña electoral, el sábado pasado, a su plato fuerte: los chistes, o como dicen los italianos le barzellette.

Inesperadamente le llegó un nuevo tema sobre el que nunca había hablado, ni siquiera en serio. Los miles de desaparecidos durante la dictadura militar argentina. Muchos fueron arrojados de los aviones. "Eran bellas jornadas, los hacían descender de los aéreos".

No fue clara la razón para haber dicho semejante cosa. Pero el enviado del diario L'Unita, Marco Bucciantini, informó en una crónica de la frase infame.

De aquel discurso debe haber una versión grabada. Si Berlusconi no hizo otro de sus chistes terribles, el gobierno argentino no deberá pedir explicaciones y protestar tras investigar el caso.

Puede ser que haya querido Berlusconi burlarse del tema desaparecidos. La justicia italiana estudia la extradición del almirante Emilio Massera, represor que dirigía a los verdugos de la "Fuerza de Tareas" de la Escuela de Mecánica de la Armada. Por las mazmorras de ese campo de exterminio pasaron 5.000 detenidos y la mayoría desaparecieron tras sufrir tormentos y "traslados". Entre ellos, la sobrina de este corresponsal, Patricia Villa Algañaraz, de la agencia Interpress Service, arrojada de un avión.

Massera era como Berlusconi miembro de la logia masónica Propaganda Dos, P2, dirigida por el Maestro Venerable Licio Gelli, que fue disuelta por el Parlamento italiano tras contaminar la vida del país más que ninguna otra organización. Esa adhesión a la P2, que al principio Berlusconi negó hasta que la justicia le probó lo contrario, era tal vez otro de sus chistes.

La colección de gaffes y metidas de pata es enorme porque "il Cavalliere" no puede con su genio. Una de las últimas fue llamar "bronceado" (que en Estados Unidos es un insulto racial) al presidente Barack Obama. Por supuesto dijo, guiñando un ojo con su vasta sonrisa, que era un cariñoso adjetivo.

Otra vez, a un periodista inglés, que es actualmente el alcalde conservador de Londres, le dijo que la única represión de Mussolini había consistido en mandar de vacaciones a los opositores a varias islas. Se refería a los confinamientos. Después lo negó, pero sus amigos ingleses insistieron en que lo había dicho.

Durante la campaña electoral de 2006 se hizo el gracioso con los chinos. Pidió a la multitud que leyeran el libro rojo del comunismo. "Descubrirán que Mao no se comía a los chicos crudos pero los había hervido para fertilizar los campos", dijo. El gobierno de China no lo apreció.

La mayoría de los italianos le perdonan todo, ríen con él. También en 2006 dijo que confiaba en la inteligencia de los italianos cuando fueran a las urnas y esperaba "que no haya boludos capaces de votar contra sus intereses". La izquierda protestó inútilmente, cada día cosecha menos votos.

A veces hace líos en las citas, pero esto aumenta su popularidad. "Los fundadores de Roma fueron Rómulo y Rémolo", dijo en otra ocasión causando hilaridad por su retorsión histórica contra el pobre Remo. Las mujeres son su especialidad y le costaron una pública crisis matrimonial cuando su esposa Verónica le exigió en una carta abierta un público pedido de excusas, después de que en una fiesta de sus redes de televisión dijo a una actriz que hoy es ministro: "Si no estuviera ya casado te pediría de esposarme".

El primer ministro Berlusconi manifestó también que había "seducido" a la presidente de Finlandia, una señora que quedó estupefacta, para obtener el voto de Helsinski en favor de Parma como capital de un centro de agricultura europeo. El gobierno finlandés protestó oficialmente.




Berlusconi: scandalo per una battuta sui desaparecidos argentini
Si è preso gioco dei voli della morte e del destino dei sequestrati.

Sembra inaudito e non è impossibile che, come fa sempre, Silvio Berlusconi neghi di aver detto quello che ha detto. Però questa volta ha passato il segno con una barzellatta che offende la memoria dei desaparecidos e alleggerisce la mano dei loro assassini. A Cagliari, capoluogo della Sardegna, ha dedicato parte del suo discorso in un miting per la campagna elettorele, sabato scorso, al suo piatto forte: le barzellette.

Inaspettatamente ha potuto esibire un nuovo tema del quale non aveva mai parlato, nemmeno seriamente. Le migliaia di "scomparsi" durante la dittatura militare argentina. Molti dei quali furono gettati dagli aerei. "Erano belle giornate e li facevano scendere dagli aerei".

Non è chiara la ragione per cui abbia detto una cosa simile. Però l'inviato de l'Unità, Marco Bucciantini, ha riportato dell'infame frase in un articolo.

Deve esistere una versione registrata di quel discorso. Se Berlusconi non ha scherzato il governo argentino non dovrà chiedere spiegazioni e protestare per aver investigato sul caso.

Puo darsi che Berlusconi abbia voluto scherzare sul tema dei desaparecidos. La giustizai italiana studia l'estradizione dell'ammiraglio Emilio Massera, repressore che dirigeva i carnefici della "Fuerza de Tareas" della scuola di Meccanica dell'armata. Per le mazmorras di questo campo di sterminio passarono più di 5000 detenuti e la maggior parte di essi scomparvero tra sofferenze e "trasferimenti". Fra questi la nipote di chi scrive questo testo, Patricia Villa Algañaraz, dell'agenzia Interpress service, lanciata da un aereo.

Massera era, come Berlusconi, membro della loggia massonica Propaganda 2 (P2), diretta dal Maestro Venerabile Licio Gelli, che fu sciolta dal Parlamento italiano per aver contaminato la vita del Paese più di ogni altra organizzazione. Questa adesione alla P2, che fu negata da Berlusconi fin quando la giustizia itliana non provò il contrario era probabilmente un'altro dei suoi scherzi.

La collezione di equivoci del "Cavaliere" è enorme. Una delle ultime è stata chiamare "Abbronzato" (che negli Stati Uniti è un insulto razziale), il Presidente Obama. Salvo poi riferire, strizzando l'occhio e con il suo enorme sorriso, che si trattava di un appellativo affettuoso.

In un altra circostanza, disse ad un giornalista, attualmente Sindaco Conservatore di Londra, che la repressione operata da Mussolini era limitata al mandare in vacanza sulle isole gli oppositori. Si riferiva al confino. Più tardi negò, ma i suoi amici inglesi ribadirono che lo aveva detto.

Durante la campagna elettorale del 2006 fece lo spiritoso con i cinesi. Chiese alla massa di leggere il libro rosso del comunismo. "Scopriranno che Mao non mangiava bambini crudi, li bolliva per fertilizzare i campi" disse. Il governo cinese non apprezzò.

La maggio parte degli italiani gli perdona tutto, ride con lui. Sempre nel 2006 disse che aveva fiducia nell'intelligenza degli italiani alle urne e sperava "che non ci fossero coglioni capaci di votare contro i propri interessi". La sinistra protestò inutilmente, ogni giorno raccoglie meno voti.

A volte fa confusione con le citazioni, pero questo non fa che aumentare la sua popolarità. "I fondatori di Roma furono Romolo e Remolo", disse in un altra occasione provocando ilarità per la sua ritorsione storica contro il povero Remo. Le donne sono la sua specialità e gli costarono una crisi matrimoniale quando sua moglie Veronica gli intimò una richiesta di scuse in una lettera aperta al pubblico, dopo che in una festa in una delle sue televisioni aveva detto ad una attrice che oggi è ministro: "Se non fossi già sposato ti chiederei di sposarmi".

Il premier rese noto anche di aver sedotto il presidente del governo Finlandese, una signora che rimase stupefatta, per ottenere il voto di Helsinki in favore di Parma come capitale di un centro di agricoltura europeo. Il governo finlandese protestò ufficialmente.

(la traduzione è quello che è...lo so)

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